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Disturbat! Altr!

by Disturbat! Altr!

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Resto stesa ancora qualche istante in quest’urna che ha agli orli le Alpi venete, tra le fucine spente che non fabbricano Army ma chiodi per non far cadere i Cristi dalla croce quando la legna scricchiola di tarli e il vino chiama bestemmie, spezza la voce. Trattengo le tue storie abbandonate per farle rimbalzare tra le valli che le periferie non hanno eco né ruscelli, ma vita che ristagna in china nera e ci cresciamo storte e torbide e quest’aria non lo lava via. Prima di partire ho salutato la città, ma lei si insinua dentro la valigia, non occupa gli spazi, è concava, mi segue col suo buco nello stomaco, ha fame di lavoro, sesso, vino, di anestetico, si gonfia con il vento di montagna - candida vela, agenda vuota, polvere bianca. Ti scrivo queste strofe ad alta quota ma con la pressione bassa e l'espressione grigia, precaria sempre e sporca e disturbata, capitolo di questa antologia delle antistorie, mentre dall’alto aspettano progetti culturali per salvare i margini con l’arte e siamo ancora qui a vendergli l’ombra per un posto comodo tra gli ingranaggi Scrivo una tempesta affinché gli cada il cielo in testa, CHE GLI CADA IL CIELO IN TESTA Cresciute mentre l'impero del tutto si mostra in tutto il suo vuoto, che bastano due specchi per inscenare l'infinito. Storie edificate tra i quartieri in via di rigenerazione d'Amor per scherzo basso&grave quasi a 40 hz e centri sociali in via d’estinzione. Storie di subaffitti, sgomberi e insonnie chimiche nella città senza tramonto. Siamo periferie da mille e due botte, con troppe tre di notte, è solo mezzogiorno, è solo mezzogiorno ancora sveglio ed è solo mezzogiorno solo mezzogiorno È una storia che parla di mille storie che narrano del nostro tutto e del vostro niente Tutto questo è Disturbat! Altr! e altre storie di precarie disturbate
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Ragazzi di piazza / 'sto giro non basta chiudere 'ste storie / dentro la gran cassa frustrAzione A maiuscola / un tiro e passala distanti da chi a testa / bassa pensa passerà Noi no new york / noi sampietrini e pizza pasta pizzo e manganello / abbracci chiusi in una rizla sotto i tigli di Rimbaud / occhi bordò sto in after pupille a pixel mo'/ ci ripigliamo le piazze FrustrAzione se passiamo dall'avere il mondo stretto nelle tasche ad averle bucate nati schedati e un presente a rate nella stessa frustrazione che regge le barricate Scaccia la calma / passa dall'assenza di speranza /alla forza di mettersi in marcia Sul foglio il silenzio / del mare all'inizio degli anni novanta / è un figlio che Scalcia FrustrAzione santa, scaccia via nevrosi dalle braccia / vita satura Balliamo sul ghiaccio / soldi in carta straccia e un cielo che schiaccia / sempre più in basso All'arrembaggio! Stiamo ai poli estremi: Antartide siamo quelli pronti al peggio / noi amanti del la danza del sole / sotto la grandine ma qua va tutto a fondo: welcome to Atlantide Frustrazione, figli della pioggia l’acquazzone viene dalla fogna roll back don’t stop non lo puoi fermare il mondo ti sorride mentre affonda e gioca con le dita sul grilletto sparano anche ai media strage social network la rete delle strade è ancora l’ultima trincea chi coltiva il suo conflitto canta in coro nananana balliamo sulle fosse, con la tosse e la sete di sempre, nelle ombre rimaste al buio a preparare crepe nella quiete prepariamo crepe nella quiete Ehi a piazza della pazzia/ eravamo in millemila se parte la carica/ risponde l'adrenalina mille little boy come/ la bomba d'hiroshima spingi consapevole che nulla/ sarà come prima Studi e lavori ma ogni mese/ è un problema se chiedi soldi ai tuoi/ lo fai a testa china aggrappata alla schiena/ l'ossessione taccheggia ed è la frustrazione stessa a urlare/ "fa' la cosa giusta". Apro i polmoni/ nel tempo di una sigaretta fumata di fretta/ ho preso le mie decisioni dalle trincee dei nostri errori, dall'italia degli orrori alla fermata aspetta/ che ci facciano fuori... Cresciuti in fretta dentro/ gli anni zerozero siamo musica bastarda come/ londra zerozero modelliamo il mondo come/ fumo zerozero mentre balliamo sul tetto/ sotto questo cielonero Giro una compila nel vecchio/ lettore cd Atari Teenage Riot piu/ Rage Against The Machine in piazza tutto si mixa, melting pot tekno punk birre kabab/ rap radici rock'n'roll Amo l'arte giuro/ ma sto male nei musei sangue caldo nei cortei/ giù le mani dal futuro Figli di un Europa/ condannata a morte facciamo festa sul titanic/ e poghiamo urlando più forte
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È stata solo omissione d'amore È stata solo omissione d'amore È stata solo omissione d'amore Laggiù dove i cuori non sentono più nè sonno nè risentimento, dove è solo dolore ed elemosina d'amore. Laggiù Dove la carne smette di pulsare E la luce si spegne nei colori Quando il grido sordo si aggrappa Al ramo della misericordia e muore È stata solo omissione d'amore Chiamatela col suo nome Omissione d'amore Più scavi il fondo E più questo ti sembra normale Andare sempre più a fondo Continuando a scavare Laggiù c'è il ricovero di chi si è perso costretto al pavimento dopo una terapia che non perdona l'abbandono. Ma quale cura se quella mi dice che vuole volare, io intanto le strappo le piume, le brucio ogni pensiero autonomo e tremo e infuriano le mie parole: "che cazzo dici, non scherzare". È stata solo omissione d'amore Chiamala col suo nome Omissione d'amore Più scavi il fondo Più ti sembra normale Andare più a fondo Sempre più a fondo Lassù dove si liberano i cuori dal bigottismo che millanta misericordia e pietà dall' ipocrisia delle "signore beneficenza" dalla falsità di chi schifa la diversità. Lassù quella mi dice che vuole sognare ed io abbraccio il pavimento freddo. Che la vergogna vi accompagni, che Dio cancelli la mia faccia. Art 593 codice penale *"Chiunque, trovando abbandonato o smarrito un fanciullo minore degli anni dieci, o un'altra persona incapace di provvedere a se stessa, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia o per altra causa, omette di darne immediato avviso all'Autorità è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a duemilacinquecento euro*. *Alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l'assistenza occorrente o di darne immediato avviso all'Autorità.* *Se da siffatta condotta del colpevole deriva una lesione personale, la pena è aumentata; se ne deriva la morte, la pena è raddoppiata". È stata solo omissione d'amore Chiamala col suo nome Omissione d'amore Più scavi il fondo Più ti sembra normale Andare più a fondo Sempre più a fondo È stata solo omissione d'amore È stata solo omissione d'amore È stata solo omissione d'amore È stata solo omissione d'amore Chiamatela col suo nome
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about

DISTURBAT! ALTR! è un collettivo formato da 20 artisti/e che fondono musica e poesia e che reinterpretano i brani dell’ultimo disco dei Disturbati Dalla CUiete, "La frustrazione del lunedì (e altre storie delle periferie arrugginite)" (2012) come tributo a questo gruppo pioniere della spoken music italiana.

I Disturbati Dalla CUiete sono stati un duo fondato da Alberto Dubito Feltrin, poeta e rapper di Treviso scomparso nel 2012 ad appena vent'anni, e Davide “Sospé” Tantulli.

Il collettivo DISTURBAT! ALTR! è formato dalle persone che hanno vinto o attraversato, negli ultimi dieci anni, il Premio Alberto Dubito di poesia con musica, manifestazione che ha continuato a tenere viva la voce di Alberto riuscendo a creare, negli anni, il più importante premio di spoken music italiano e, di fatto, una generazione di artisti/e che impastano parole e versi con vari generi e linguaggi musicali, dal rap alla drum and bass, dal noise alla musica d’autore, fino alla techno.

Il disco Disturbat! Altr! è anche l’atto fondativo di un collettivo di ricerca e di produzione poetico-musicale che vede nella commistione tra parola e musica uno strumento per parlare della società contemporanea, per fare politica, per esprimersi sul proprio presente, per prendere posizione, per stare insieme. Un collettivo eterogeneo, fuori dagli schemi del mercato musicale, che fa delle differenze tra le ricerche e gli stili una ricchezza, con il filo conduttore comune della voce e della poesia.

Undici brani che si muovono tra hip hop, drum and bass, techno e tanti altri immaginari elettronici, campiture elettroacustiche, colpi di beatbox e cassa dritta, canto ed extrabeat.

Le produzioni e il coordinamento artistico sono di Sospè, storico producer dei Disturbati dalla CUiete. Bonnot - producer, tra gli altri di Assalti Frontali, M1 e General Levy – ha collaborato con il collettivo realizzando l’unico remix presente nel disco.

Si ringraziano per il contributo Oscar Murillo, Agenzia X e Premio Dubito.

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È una guerra di punteggiature
segni, tratti, interpunzioni,
simboli. Se fino a 12 anni fa
c'era qualcuno a dubitare
radicalmente, fin dal nome, oggi
qualcun altrə quel punto
interrogativo ancora lo assume
e lo moltiplica, ci cammina insieme.
E in questa massa esclamativa
ed emittente, in broadcast
perenne e in conflitto eterno
e senza soluzione, ci siamo
presə tagli di tempo giusti appena
per formulare un collettivo
discorso presente, parziale,
guidato dal sospetto
e dall'ascolto, dall'osservazione.
Eterogeneo e modulare, amorfo
come un panorama, che ha senso
solo se guardato di lontano,
a cielo terso, nell'insieme.

credits

released April 19, 2024

L* artist* coinvolt*, in ordine di tracklist:
Bonnot, Monosportiva, Matteo Di Genova, Eell Shous, A13, Lello Voce, Frank Nemola, Mezzopalco, Kyoto, Marco Philopat, Paolo Cerruto, Wissal Houbabi, Osso Sacro, Gabriele Stera.

Produzione & mix | Davide Sospè Tantulli
Master | Bonnot
Artwork | Kollo

ZPL | Zoopalco Poetry Label

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about

ZPL / Zoopalco Bologna, Italy

Zoopalco is an artistic collective based between Bologna and the province of Benevento that researches and produces in the field of intermedial poetry - from orality to video-poetry, from spoken word music to performance, from e-lit to theatre.
It manages the promotion of various artists and poets through ZPL, an Italian label dedicated to spoken word music.
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