Resto stesa ancora qualche istante
in quest’urna che ha agli orli le Alpi venete,
tra le fucine spente che non fabbricano Army
ma chiodi per non far cadere i Cristi dalla croce
quando la legna scricchiola di tarli
e il vino chiama bestemmie, spezza la voce.
Trattengo le tue storie abbandonate
per farle rimbalzare tra le valli
che le periferie non hanno eco né ruscelli,
ma vita che ristagna in china nera
e ci cresciamo storte e torbide
e quest’aria non lo lava via.
Prima di partire ho salutato la città,
ma lei si insinua dentro la valigia,
non occupa gli spazi, è concava,
mi segue col suo buco nello stomaco,
ha fame di lavoro, sesso, vino, di anestetico,
si gonfia con il vento di montagna -
candida vela, agenda vuota, polvere bianca.
Ti scrivo queste strofe ad alta quota ma
con la pressione bassa e l'espressione grigia,
precaria sempre e sporca e disturbata,
capitolo di questa antologia delle antistorie,
mentre dall’alto aspettano progetti culturali
per salvare i margini con l’arte
e siamo ancora qui a vendergli l’ombra
per un posto comodo tra gli ingranaggi
Scrivo una tempesta affinché gli cada il cielo in testa,
CHE GLI CADA IL CIELO IN TESTA
Cresciute mentre l'impero del tutto si mostra in tutto il suo vuoto,
che bastano due specchi per inscenare l'infinito.
Storie edificate tra i quartieri in via di rigenerazione
d'Amor per scherzo basso&grave quasi a 40 hz
e centri sociali in via d’estinzione.
Storie di subaffitti, sgomberi e insonnie chimiche
nella città senza tramonto.
Siamo periferie da mille e due botte, con troppe tre di notte,
è solo mezzogiorno, è solo mezzogiorno
ancora sveglio ed è
solo mezzogiorno
solo mezzogiorno
È una storia che parla di mille storie
che narrano del nostro tutto e del vostro niente
Tutto questo è Disturbat! Altr!
e altre storie di precarie disturbate
Ragazzi di piazza / 'sto giro non basta
chiudere 'ste storie / dentro la gran cassa
frustrAzione A maiuscola / un tiro e passala
distanti da chi a testa / bassa pensa passerà
Noi no new york / noi sampietrini e pizza
pasta pizzo e manganello / abbracci chiusi in una rizla
sotto i tigli di Rimbaud / occhi bordò sto in after
pupille a pixel mo'/ ci ripigliamo le piazze
FrustrAzione se passiamo dall'avere il mondo
stretto nelle tasche ad averle bucate
nati schedati e un presente a rate
nella stessa frustrazione che regge le barricate
Scaccia la calma / passa dall'assenza
di speranza /alla forza di mettersi in marcia
Sul foglio il silenzio / del mare all'inizio
degli anni novanta / è un figlio che Scalcia
FrustrAzione santa, scaccia via nevrosi
dalle braccia / vita satura Balliamo
sul ghiaccio / soldi in carta straccia
e un cielo che schiaccia / sempre più in basso
All'arrembaggio! Stiamo ai poli estremi: Antartide
siamo quelli pronti al peggio / noi amanti del
la danza del sole / sotto la grandine
ma qua va tutto a fondo: welcome to Atlantide
Frustrazione, figli della pioggia
l’acquazzone viene dalla fogna
roll back don’t stop
non lo puoi fermare
il mondo ti sorride mentre affonda
e gioca con le dita sul grilletto
sparano anche ai media
strage social network
la rete delle strade è ancora l’ultima trincea
chi coltiva il suo conflitto canta in coro
nananana balliamo sulle fosse, con la tosse
e la sete di sempre, nelle ombre rimaste
al buio a preparare crepe
nella quiete
prepariamo crepe nella quiete
Ehi
a piazza della pazzia/ eravamo in millemila
se parte la carica/ risponde l'adrenalina
mille little boy come/ la bomba d'hiroshima
spingi consapevole che nulla/ sarà come prima
Studi e lavori ma ogni mese/ è un problema
se chiedi soldi ai tuoi/ lo fai a testa china
aggrappata alla schiena/ l'ossessione taccheggia ed è
la frustrazione stessa a urlare/ "fa' la cosa giusta".
Apro i polmoni/ nel tempo di una sigaretta
fumata di fretta/ ho preso le mie decisioni
dalle trincee dei nostri errori, dall'italia degli orrori
alla fermata aspetta/ che ci facciano fuori...
Cresciuti in fretta dentro/ gli anni zerozero
siamo musica bastarda come/ londra zerozero
modelliamo il mondo come/ fumo zerozero
mentre balliamo sul tetto/ sotto questo cielonero
Giro una compila nel vecchio/ lettore cd
Atari Teenage Riot piu/ Rage Against The Machine
in piazza tutto si mixa, melting pot
tekno punk birre kabab/ rap radici rock'n'roll
Amo l'arte giuro/ ma sto male nei musei
sangue caldo nei cortei/ giù le mani dal futuro
Figli di un Europa/ condannata a morte
facciamo festa sul titanic/ e poghiamo urlando più forte
È stata solo omissione d'amore
È stata solo omissione d'amore
È stata solo omissione d'amore
Laggiù
dove i cuori non sentono più
nè sonno
nè risentimento,
dove è solo dolore
ed elemosina d'amore.
Laggiù
Dove la carne smette di pulsare
E la luce si spegne nei colori
Quando il grido sordo si aggrappa
Al ramo della misericordia e muore
È stata solo omissione d'amore
Chiamatela col suo nome
Omissione d'amore
Più scavi il fondo
E più questo ti sembra normale
Andare sempre più a fondo
Continuando a scavare
Laggiù c'è il ricovero di chi si è perso
costretto al pavimento
dopo una terapia
che non perdona l'abbandono.
Ma quale cura
se quella mi dice che vuole volare,
io intanto le strappo le piume,
le brucio ogni pensiero autonomo
e tremo e infuriano le mie parole:
"che cazzo dici, non scherzare".
È stata solo omissione d'amore
Chiamala col suo nome
Omissione d'amore
Più scavi il fondo
Più ti sembra normale
Andare più a fondo
Sempre più a fondo
Lassù
dove si liberano i cuori
dal bigottismo che millanta
misericordia e pietà
dall' ipocrisia delle "signore beneficenza"
dalla falsità di chi schifa la diversità.
Lassù
quella mi dice che vuole sognare
ed io abbraccio il pavimento freddo.
Che la vergogna vi accompagni,
che Dio cancelli la mia faccia.
Art 593 codice penale
*"Chiunque, trovando abbandonato o smarrito un fanciullo minore degli anni dieci, o un'altra persona incapace di provvedere a se stessa, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia o per altra causa, omette di darne immediato avviso all'Autorità è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a duemilacinquecento euro*.
*Alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l'assistenza occorrente o di darne immediato avviso all'Autorità.*
*Se da siffatta condotta del colpevole deriva una lesione personale, la pena è aumentata; se ne deriva la morte, la pena è raddoppiata".
È stata solo omissione d'amore
Chiamala col suo nome
Omissione d'amore
Più scavi il fondo
Più ti sembra normale
Andare più a fondo
Sempre più a fondo
È stata solo omissione d'amore
È stata solo omissione d'amore
È stata solo omissione d'amore
È stata solo omissione d'amore
Chiamatela col suo nome
DISTURBAT! ALTR! è un collettivo formato da 20 artisti/e che fondono musica e poesia e che reinterpretano i brani dell’ultimo disco dei Disturbati Dalla CUiete, "La frustrazione del lunedì (e altre storie delle periferie arrugginite)" (2012) come tributo a questo gruppo pioniere della spoken music italiana.
I Disturbati Dalla CUiete sono stati un duo fondato da Alberto Dubito Feltrin, poeta e rapper di Treviso scomparso nel 2012 ad appena vent'anni, e Davide “Sospé” Tantulli.
Il collettivo DISTURBAT! ALTR! è formato dalle persone che hanno vinto o attraversato, negli ultimi dieci anni, il Premio Alberto Dubito di poesia con musica, manifestazione che ha continuato a tenere viva la voce di Alberto riuscendo a creare, negli anni, il più importante premio di spoken music italiano e, di fatto, una generazione di artisti/e che impastano parole e versi con vari generi e linguaggi musicali, dal rap alla drum and bass, dal noise alla musica d’autore, fino alla techno.
Il disco Disturbat! Altr! è anche l’atto fondativo di un collettivo di ricerca e di produzione poetico-musicale che vede nella commistione tra parola e musica uno strumento per parlare della società contemporanea, per fare politica, per esprimersi sul proprio presente, per prendere posizione, per stare insieme. Un collettivo eterogeneo, fuori dagli schemi del mercato musicale, che fa delle differenze tra le ricerche e gli stili una ricchezza, con il filo conduttore comune della voce e della poesia.
Undici brani che si muovono tra hip hop, drum and bass, techno e tanti altri immaginari elettronici, campiture elettroacustiche, colpi di beatbox e cassa dritta, canto ed extrabeat.
Le produzioni e il coordinamento artistico sono di Sospè, storico producer dei Disturbati dalla CUiete. Bonnot - producer, tra gli altri di Assalti Frontali, M1 e General Levy – ha collaborato con il collettivo realizzando l’unico remix presente nel disco.
Si ringraziano per il contributo Oscar Murillo, Agenzia X e Premio Dubito.
---
È una guerra di punteggiature
segni, tratti, interpunzioni,
simboli. Se fino a 12 anni fa
c'era qualcuno a dubitare
radicalmente, fin dal nome, oggi
qualcun altrə quel punto
interrogativo ancora lo assume
e lo moltiplica, ci cammina insieme.
E in questa massa esclamativa
ed emittente, in broadcast
perenne e in conflitto eterno
e senza soluzione, ci siamo
presə tagli di tempo giusti appena
per formulare un collettivo
discorso presente, parziale,
guidato dal sospetto
e dall'ascolto, dall'osservazione.
Eterogeneo e modulare, amorfo
come un panorama, che ha senso
solo se guardato di lontano,
a cielo terso, nell'insieme.
credits
released April 19, 2024
L* artist* coinvolt*, in ordine di tracklist:
Bonnot, Monosportiva, Matteo Di Genova, Eell Shous, A13, Lello Voce, Frank Nemola, Mezzopalco, Kyoto, Marco Philopat, Paolo Cerruto, Wissal Houbabi, Osso Sacro, Gabriele Stera.
Zoopalco is an artistic collective based between Bologna and the province of Benevento that researches and produces in the
field of intermedial poetry - from orality to video-poetry, from spoken word music to performance, from e-lit to theatre.
It manages the promotion of various artists and poets through ZPL, an Italian label dedicated to spoken word music....more
Poet Douglas Kearney and composer/producer/drummer Val Jeanty link up for a a compelling LP that feels like the written word come to life. Bandcamp New & Notable Mar 30, 2021